Le Scale. Guida al recupero degli arredi esitenti

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Quasi sempre si dovrà intervenire per riparare o realizzare “ex novo” i collegamenti verticali. Nelle dimore rurali, le scale sono per lo più esterne e, anche quando sono interne, difficilmente saranno recuperabili, sia per motivi estetici sia per ragioni di sicurezza (deterioramento della struttura, rampe troppo ripide o strette ecc.)

RECUPERARE LE SCALE ESISTENTI
Al di là della forma della scala o del materiale di rivestimento delle pedate, quello che dovrete valutare prima di accingervi a recuperare una scala è la sua stabilità. Per le scale con gradini a sbalzo, formate da pietre o travicelli di legno e pianelle incastrati nella muratura da uno o entrambi i lati, si dovrà prestare attenzione alle eventuali fessurazioni nel muro. Se il problema riguarda uno solo o pochi elementi, sarà possibile riparare la scala; se invece le fessurazioni fossero estese, sarà opportuno sostituirla con una di tipo diverso, per esempio con una scala a struttura in ferro ancorata ai solai. Le scale sostenute dalla muratura, appoggiata direttamente al terreno, tutt’al più potranno presentare rotture o difetti nei rivestimenti di pietra o cotto, che saranno facilmente sostituibili.
Le scale autoportanti in legno o ferro, giudicate idonee per localizzazione e sicurezza, potranno essere restaurate purché non presentino gravi difetti e non siano deteriorate da funghi, tarli, marcescenza o ruggine. Una ripida scaletta in legno per accedere a una soffitta dove si intende ricavare una camera d’emergenza per qualche ospite in più potrà essere perfetta, considerato l’uso non frequente che se ne farà; assolutamente non adatta, invece, come scala di collegamento tra la zona giorno del piano inferiore e la zona notte di quello superiore.

Posted on 23 maggio 2014 in NEWS, PARLIAMO DI ARCHITETTURA

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