Gli intonaci

Lo scopo dell’intonaco interno non è proteggere le murature ma realizzare superfici lisce ed uniformi che saranno la base per le finiture successive: tinteggiatura, rivestimenti con piastrelle, carte da parati ecc. Gli intonaci interni sono normalmente realizzati in due strati: uno più grossolano, per garantire l’aderenza al fondo, e uno di finitura, più fino.

Gli impasti possono essere di vario tipo e avere dosaggi diversi. Le malte più antiche sono composte, prevalentemente, da miscele di leganti in calce aerea o idraulica, sabbia e acqua; dai primi del Novecento, invece, sono stati utilizzati impasti di sabbia e cemento. Anche il gesso può costituire il materiale di base degli intonaci interni, se usato nella forma semidrata a presa rapidissima e miscelato con altri materiali che ne rallentano la presa.

Un intonaco interno deve garantire le seguenti prestazioni:

– buona aderenza e capacità di coprire i difetti del fondo;

– resistenza a urti e abrasioni;

– traspirabilità, cioè capacità di assorbire e liberare l’umidità degli ambienti, in particolare bagni e cucine;

– assenza di fessurazioni o crepe una volta indurito.

I difetti principali degli intonaci interni di una vecchia abitazione sono:

– presenza di screpolature e fessurazioni dovute al ritiro dello strato di base;

– distacco del supporto o perdita di aderenza;

– formazione di efflorescenze dovute alla presenza di sale nelle sabbie;

– macchie di umidità causate dalla risalita di acqua lungo i muri;

– infiltrazioni d’acqua provocate da difetti nelle coperture;

– macchie di ruggine causate da materiali ferrosi ossidati.

Anche gli intonaci, come la struttura, i pavimento o i serramenti, sono elementi caratteristici di una casa. Se sono in buono stato non sostituiteli, ma operate solo riparazioni o riprese con impasti simili o, nel caso di piccole superfici, con gesso. Se invece dovete sostituirli integralmente, ponete come prioritaria la qualità dell’intervento. Ogni volta che si decide di modificare l’ambiente preesistente non si dovranno seguire criteri di economia o semplicità di realizzazione.

La qualità e la durata di un intonaco tradizionale dipendono dalla qualità e dai dosaggi degli ingredienti (leganti, acqua e sabbia), ma anche dai procedimenti di esecuzione e dall’esperienza del muratore.

Posted on 29 gennaio 2015 in NEWS, PARLIAMO DI ARCHITETTURA

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