Scambiatori di calore

I principali tipi di riscaldamento funzionano per convezione o per irraggiamento. Il riscaldamento per convezione agisce riscaldando l’aria. Si tratti di un comune termoconvettore o di un impianto sofisticato, l’aria difficilmente riesce a riscaldare le superfici circostanti, con il risultato che spesso, per alleviare il disagio del freddo, si sarà portati ad aumentare ulteriormente la temperatura dell’aria e gli ambienti risulteranno eccessivamente caldi, secchi e polverosi.
Anche i radiatori agiscono in gran parte sull’aria, ma sono di gran lunga preferibili. In funzione della quantità di calore che devono cedere all’ambiente, possono avere dimensioni, altezze, lunghezze e profondità molto varie e anche forme assai diverse da tipo a tipo. I classici radiatori in ghisa, preferibilmente di forma tradizionale, meglio si adattano esteticamente ad una casa rustica. Dal punto di vista del rendimento termico la ghisa si riscalda molto più lentamente dell’alluminio, con cui sono realizzati i radiatori più recenti ma, avendo un inerzia termica maggiore, mantiene anche molto più a lungo il calore quando si spenge l’impianto.
Un’altra categoria di scambiatori di calore sono i sistemi a battiscopa che, a differenza dei radiatori, si estendono in orizzontale e sono disposti lungo gli zoccoli delle pareti. Esternamente sono in alluminio, mentre internamente ci sono due tubazioni in rame, una di andata ed una di ritorno dell’acqua. Possono essere collegati a qualsiasi tipo di caldaia a gas o a gasolio, ma possono anche funzionare elettricamente, consentendo un’ottima resa termica con consumi contenuti in virtù del basso volume di acqua che circola nell’impianto.
Il sistema a pannelli radianti, a pavimento, a soffitto ma soprattutto a parete ha una temperatura d’esercizio decisamente più bassa di quella dei normali termosifoni e sviluppa un calore gradevole con poco movimento d’aria. Offre il vantaggio di evitare l’accumulo di polvere sui radiatori, il conseguente annerimento dei muri limitrofi e lascia libere le pareti consentendo maggiore libertà nell’arredamento. Purtroppo non sono di facile installazione in un rustico, specialmente quando si vogliono conservare i principali elementi costruttivi.

Posted on 30 luglio 2015 in PARLIAMO DI ARCHITETTURA

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